Dalla Diga di Begato al Progetto Restart, la rigenerazione urbana che porta alla qualità dell’abitare

L’Ordine degli Architetti PPC di Genova ha partecipato al tavolo di lavoro che il 19 maggio si è tenuto presso il Paladiamante, organizzato dal Comune di Genova, Direzione Politiche Sociali, dove ARTE ha presentato il nuovo progetto “Restart Begato”, elaborato per la partecipazione al Bando pubblico PINQuA (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare) per l’aggiudicazione di finanziamenti pubblici.

Il complesso della Diga di Begato era stato costruito negli anni ’80, inizialmente con la Diga Rossa con 276 appartamenti e in seguito con la Diga Bianca, con altri 245 alloggi, per rispondere alle necessità abitative e dotare la città di un quartiere ERP su progetto di Piero Gambacciani. Un progetto che rimarcava, con il suo approccio insediativo mirato a collegare attraverso un percorso i due versanti, uno spirito sperimentale tipico dell’architettura di quegli anni, introducendo peraltro anche inedite soluzioni strutturali e impiantistiche, ma che negli esiti concreti, sicuramente anche con la complicità di fattori politici e sociali, ha dimostrato i suoi limiti.

Nel 2018 Regione Liguria, Comune di Genova e ARTE , rappresentando un modello di amministrazioni che vogliono lavorare insieme per raggiungere un importante obiettivo, hanno iniziato un percorso con la popolazione, per ragionare insieme sulla possibilità di una demolizione dei fabbricati. E’ stato un lavoro lungo e delicato, partecipato e sofferto, quello che ha portato al ricollocamento di  famiglie che da una vita vivevano nella Diga, in altri quartieri della città. Ma grazie al processo di partecipazione, mediato dall’attento lavoro delle Associazioni presenti sul territorio, si è riusciti a portare a termine questa fase, senza danneggiare le famiglie coinvolte.

Interessante – durante l’incontro – è stata l’illustrazione delle fasi di demolizione da parte dell’ing. Spanu di Arte, dove si è descritto l’impiego di un escavatore cingolato dell’altezza di 60 metri, un gigante, lo stesso che è stato impiegato per l’abbattimento delle “Vele” di Scampia.

E’ stato presentato poi il progetto “Restart Begato” che rappresenta una possibile applicazione della cosiddetta rigenerazione urbana, sviluppando prospettive a livello urbanistico, architettonico, sociale ed economico. Il Masterplan del progetto, illustrato dall’arch. Roberto Burlando, parte da valutazioni ambientali e paesaggistiche, per arrivare a ipotizzare sia la costruzione di nuove edificazioni di più contenute dimensioni e integrate nel paesaggio e nella topografia esistente, sia interventi puntuali e di ricucitura del territorio capaci di innescare un progetto virtuoso di rigenerazione.

Il complesso sarà dotato di un sistema organico di servizi di qualità, infatti è previsto il Parco dell’Energia, la Piazza Diamante e numerosi spazi per l’aggregazione, presenti anche in modo capillare nei fondi degli edifici, trasparenti e permeabili, per permettere la condivisione dei cittadini.  Sempre con l’attenzione ai temi della crescita collettiva, sono previste la Casa della Cultura per lo svolgimento di attività culturali collettive e ampi spazi verdi per il tempo libero e lo sport.

Sono seguiti gli interventi dell’Assessore al Bilancio e ai Lavori Pubblici del Comune di Genova, Pietro Piciocchi e del Presidente del Municipio della Valpolcevera, Federico Romeo, per evidenziare l’attenzione delle istituzioni sul progetto e sulla sua futura realizzazione, augurandosi che possa ricevere a breve i finanziamenti necessari.

Per OAGE, assieme al Presidente Riccardo Miselli abbiamo preso parte al dibattito, riconoscendo il percorso virtuoso messo in atto per la realizzazione dell’operazione di rigenerazione e, al contempo, rimarcando l’importanza della centralità del “progetto” quale strumento imprescindibile per giungere alla valorizzazione del paesaggio e al miglioramento della vita collettiva.

Francesca Salvarani
Segretaria dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Genova