Il bilancio del mandato 2017-2021

Quello che vogliono rappresentare queste pagine non è tanto (o solo) un bilancio del mandato che si sta concludendo quanto una distillata testimonianza degli obiettivi ai quali è andato tutto l’impegno che il Consiglio OA.GE 2017-2021 – di cui ho avuto l’onore di essere il rappresentante – ha profuso nel dare coscienza, volto e voce alla nostra categoria professionale.           

Al di là delle tante iniziative, di alcuni successi e degli errori che sicuramente avremo compiuto, e della contingenza in cui abbiamo lavorato, siamo convinti, e chiediamo venia per questa presunzione, di lasciare dopo quattro anni una categoria più preparata e coesa, realmente al servizio della società.  Ci siamo impegnati personalmente, come professionisti prima ancora che nel nostro ruolo istituzionale, per migliorare e fare emergere le competenze e le capacità progettuali degli architetti pianificatori paesaggisti conservatori tali da conferire quel senso realmente politico a cui aspiriamo nel nostro mestiere e nell’istituzione ordinistica.

In questi quattro anni gli avvenimenti sono stati molti, a livello della nostra professione, a livello culturale e a livello cittadino. Genova ha vissuto e vive momenti difficili. Nonostante ciò abbiamo lavorato quotidianamente per fare assumere alla nostra professione un ruolo centrale, in particolare a Genova e nel suo territorio metropolitano: questo ha significato agire su “noi stessi” e sulle nostre committenze, sia sul piano culturale sia su quello operativo.
In questo agile documento, curato con sapienza e misura da Clelia Tuscano che ringrazio in modo particolare, spero si possa trovare la testimonianza concreta dell’impegno qui descritto.

Guardando indietro, noto quanti cambiamenti sono stati necessari, vedo quanto lavoro rimane da fare per raggiungere obiettivi così ambiziosi come quelli tracciati, ma sono fiducioso che con questo spirito anche chi ci succederà saprà progettare soluzioni all’altezza delle sfide che si presenteranno.

Tutto ciò è stato possibile tramite un’ampia condivisone con gli Iscritti, e grazie soprattutto al lavoro capillare e quotidiano svolto dai tanti colleghi impegnati nei nostri lavori e iniziative: questo ampio coinvolgimento è – a mio parere – il modo migliore di diffondere capillarmente nella società le nostre istanze.         

Paolo A. Raffetto
Presidente Ordine Architetti PPC di Genova