La casa e lo spazio pubblico. Quattro esperienze internazionali a confronto

Nell’ambito della rassegna “Fragile” promossa dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Genova, quattro gli appuntamenti a calendario per il  ciclo dedicato alla casa e allo spazio pubblico che affronta il tema dell’abitare e del delicato equilibrio tra spazio pubblico e privato; il ciclo coinvolgerà architetti e studi internazionali impegnati nella valorizzazione dei rapporti tra gli individui attraverso la realizzazione di edifici e spazi in comune in grado di incentivare processi di confidenza collettiva. Tutti gli incontri, ad accesso pubblico e gratuito, saranno trasmessi in streaming.

Si inizia giovedì 13 maggio, protagonisti Carles Baiges della cooperativa di architetti Lacol e il modello democratico e sostenibile del complesso abitativo La Borda a Barcellona dove un gruppo di vicini ha deciso di auto-organizzarsi per risolvere la necessità di accesso agli alloggi, realizzando una cooperativa abitativa in cessione d’uso. Questo progetto edilizio partecipato, iniziato nel 2012 durante il recupero del quartiere Can Batlló, ha coinvolto sin da subito la cooperativa Lacol da sempre orientata a un’edilizia popolare dal basso. Un modello non speculativo che permette di generare alloggi a prezzi accessibili, offrendo stabilità e flessibilità, generando comunità, ottimizzando i servizi attraverso la creazione di spazi comuni, e implementando sistemi a basso impatto ambientale nella progettazione e nell’uso dell’edificio. Il webinar, in lingua inglese con traduzione in italiano, si svolgerà dalle 17:30 alle 19:30.

Giovedì 3 giugno sarà la volta dello studio Pezo von Ellrichshausen che vive e lavora a Concepcion, nel sud del Cile. Fondato nel 2002 da Mauricio Pezo e Sofia von Ellrichshausen, basa la propria ricerca su un intreccio tra arte e architettura. Il loro linguaggio, semplice e poetico, si è sviluppato in due diversi ambiti: lo spazio domestico dell’abitazione privata e l’intervento in spazi pubblici. Le numerose realizzazioni, spesso essenziali, si strutturano in un complesso equilibrio tra luci e ombre, forme e materiali, tramite l’attenta interpretazione del luogo e dell’ambiente in cui si trovano. La pratica del disegno e della produzione artistica costituisce un’attività fondamentale del duo cileno e rappresenta anche una sofisticata ricerca sulla forma e sulla composizione dello spazio architettonico.

Giovedì 15 giugno con l’architetto libanese con studio a Parigi, Lina Ghotmeh, l’attenzione si concentrerà sul lato lirico e sperimentale di un progetto di edilizia residenziale, con un webinar incentrato su “Stone Garden”, l’edificio da lei realizzato nel quartiere portuale di Beirut. La decisione della proprietà di costruire sul sito dello studio di Pierre el Khoury, celebre architetto libanese scomparso, un edificio a destinazione mista che ospitasse tra l’altro gli appartamenti dei familiari e una galleria d’arte, ha fornito un’inconsueta opportunità alla Ghotmeth di realizzare un immobile di inusuale qualità scultorea. Il webinar sarà anche l’occasione per parlare del suo progetto per una zona residenziale del villaggio olimpico di Parigi 2024.

Giovedì 1 luglio,  il testimone passerà allo StudioVlayStreeruwitz di Vienna (Bernd Vlay + Lina Streeruwitz) che da sempre combina l’immaginazione concettuale con le sfide della costruzione quotidiana. Lo studio lavora tra urbanistica, ricerca e architettura. Dal design d’interni, alla pianificazione urbana su larga scala, Vlay e Streeruwitz affrontano ogni singolo compito come un universo di possibilità, credendo nella capacità di trasformare le condizioni esistenti in meglio. In particolare, nel progetto Quartiershaus MIO, recentemente pubblicato sulla rivista Detail, con una felice combinazione di spazi domestici e per il lavoro e l’alternanza di soluzioni, propongono una struttura diversificata adatta ai vari utilizzi.

Le esperienze della Cooperativa Lacol e di Lina Ghotmeh saranno protagoniste anche della prossima Biennale di Architettura in scena a Venezia a partire dal 22 maggio.

MODALITÀ DI ISCRIZIONE

Le conferenza sono fruibili esclusivamente online. Per usufruire dei crediti formativi occorre iscriversi sul portale della Fondazione dell’Ordine degli Architetti Formagenova.it. Chi non necessita dei crediti formativi (2 CFP a incontro) può partecipare collegandosi gratuitamente alla piattaforma GoToWebinar.

ISTRUZIONI PER LA TRADUZIONE

 Per usufruire della traduzione si dovrà utilizzare il proprio smartphone e scaricare la App Rafiky disponibile sia su GooglePlay che su Ios. Una volta aperta la App basterà inserire, negli apposti campi, il proprio nome, la propria e-mail e il codice di accesso di 10 cifre (token) che sarà comunicato prima dell’inizio del webinar. Un tutorial è disponibile al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=u6wyZwyTVoA. Una volta inserito il codice (token) si accede alla pagina dell’evento dove sarà possibile selezionare, con un apposito pulsante, la traduzione in italiano. A quel punto l’utente potrà sentire la traduzione simultanea dall’inglese all’italiano. Si consiglia l’utilizzo delle cuffie/auricolari. In qualunque momento si potrà interrompere l’ascolto in italiano e tornare alla lingua originale e viceversa. La visione avviene normalmente dai portali Formagenova/GotoWebinar dove, in caso di ascolto del parlato dal proprio smartphone, si potrà abbassare il volume o spegnere l’audio. Le modifiche sull’audio del proprio pc, durante la visione del webinar, non hanno effetti sul rilevamento della presenza ai fini del rilascio dei crediti formativi.