Mostra e critiche per Multi-aesthetic Architecture – the fantasy, the fun, the freedom

Sabato 8 novembre 2025, dalle ore 15 alle 20, presso il Chiostro del Museo Diocesano di via Tommaso Reggio 20r, si svolgerà l’evento Mostra e Critiche e l’inaugurazione della mostra Multi-aesthetic Architecture – the fantasy, the fun, the freedom. Dopo i saluti istituzionali, seguirà una riflessione con Mario Lupano.

Materiali e architetture, tessuti e costruzioni, studenti e studiosi si incontreranno per discutere di cosa è — e cosa non è — la multi-estetica. L’evento è patrocinato dall’Ordine e dalla Fondazione e arà riconosciuto 1 CFP in autocertificazione.

La mostra rappresenta l’atto conclusivo dell’evento “Multi-aesthetic. The Fantasy, the Fun, the Freedom”, il workshop organizzato durante quest’anno nell’ambito della Scuola di Dottorato dell’Università di Genova – Dipartimento di Architettura e Design (DAD).
L’iniziativa è dedicata all’esplorazione e all’analisi critica delle architetture multi-estetiche, dall’eclettismo al postmodernismo, e si propone come spazio di riflessione e confronto tra studenti, dottorandi e ricercatori sul tema dell’eclettismo, sul suo passato e sul suo possibile futuro. All’interno del programma del simposio del pomeriggio dell’8 novembre è prevista anche una riflessione di Mario Lupano, che contribuirà ad ampliare la discussione sul significato e le implicazioni contemporanee della multi-estetica.

L’evento è curato da ArcLab, collettivo di architetti, dottorandi, ricercatori e studenti fondato nel 2023 da Marianna Giannini e Ayla Schiappacasse, con l’obiettivo di promuovere il dialogo e la contaminazione tra figure provenienti dal mondo accademico e professionale. Nel tempo, ArcLab ha coinvolto numerosi collaboratori nazionali e internazionali — tra ricercatori, studenti, architetti, imprese locali e musei — a testimonianza del suo carattere aperto, inclusivo e sperimentale. Ad oggi fanno parte del collettivo: Giulia Ansaldi, Giulia Caprile, Carlo Delmonte, Davide Gualco, Giovanna Popovic, Margherita Squeo, Stefano Tomaselli e Zoe Noceto.

Hanno inoltre contribuito alla realizzazione dell’evento le sarte Nadia Maccarini e Natalin Kopciuch, il cui lavoro ha reso tangibile il dialogo tra tessuto e architettura, forma e materia, idea e costruzione.