Lunedì 10 ottobre 2022 architettura, didattica, pedagogia ed enti locali protagonisti di Scuola Domani, il convegno a cura dell’Ordine Architetti PPC di Genova in collaborazione con USR-Ufficio Scolastico Regionale Liguria e patrocinato dalla Federazione Regionale Ordine Architetti PPC Liguria, che si terrà dalle 9 alle 13, nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale. Un importante momento di dialogo e di confronto per stimolare i vari attori del processo di sviluppo della nuova concezione di scuola per il domani cui seguirà la firma di un Protocollo di Intesa fra INDIRE, USR Liguria, gli Ordini Architetti delle quattro province liguri, ANCI LIGURIA e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e le provincia di La Spezia, per stabilire forme di collaborazione e coinvolgimento reciproco nei progetti di scuole innovative. Saranno invitate a ratificare il Protocollo anche le Amministrazioni Pubbliche, Regionali e Comunali.
Il convegno, moderato dai curatori Sabrina Vallino (USR) e Aldo Daniele (OA.GE), sarà introdotto e accompagnato dalla musica degli studenti del Liceo Musicale e Coreutico Sandro Pertini di Genova. Dopo i saluti istituzionali di Antimo Ponticiello, direttore USR Liguria, Riccardo Miselli, presidente Ordine Architetti Genova, Pietro Piciocchi, assessore Bilancio e Lavori Pubblici Comune Genova e Cristina Bartolini, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Città metropolitana di Genova e provincia di La Spezia, il primo panel sarà dedicato al tema della didattica con gli interventi, tra gli altri, di Samuele Borri per INDIRE – Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa e di Alberto Ferlenga per IUAV Venezia.
Seguirà il contributo di Fondazione Reggio Children e Officina Educativa del Comune di Reggio Emilia con Valentina Conte e Angela Borrillo che approfondiranno gli aspetti pedagogici, per poi passare al focus sull’architettura con i saluti della Federazione Regionale Ordini Architetti PPC Liguria e gli interventi degli architetti Alfonso Femia, AF517, ideatore progetto “Scuola Social Impact” e Cino Zucchi, Professore Ordinario di Composizione Architettonica e Urbana al Politecnico di Milano. Per l’occasione, sarà presente Giulia Guglielmini, presidente Fondazione per la Scuola – Compagnia di San Paolo che racconterà il ruolo della Fondazione nel sostenere l’innovazione negli spazi di apprendimento. A rappresentare gli enti locali, Daniele Martino, Coordinatore della conferenza dei consigli comunali di Anci Liguria e presidente del consiglio comunale di Andora (SV); Marta Brusoni, assessore per le Politiche Educative del Comune di Genova edElisa Di Padova, vicesindaco con deleghe alle Politiche Educative, Scuola e Formazione del Comune di Savona.
La scuola non è solo un luogo di passaggio ma di vita, dove ogni generazione passa il testimone a quella successiva; la casa che abitiamo per un tempo lungo, importante e formativo, il «terzo educatore» che insegna e contribuisce a formare la nostra scala di valori. La recente pandemia e il conseguente lock-down hanno reso più evidente la centralità del ruolo della scuola quale ambiente fondamentale per la vita della collettività. Spazio incorporeo didattico, ma anche fisico, dedicato alla socialità e agli scambi, tra gli studenti ma anche nell’accezione più estesa di comunità urbana.
Recenti esperienze progettuali europee e italiane definiscono una nuova generazione di edifici scolastici, pensati come organismi aperti alla città, con luoghi di socializzazione e incontro che arricchiscono la tipologia di nuovi e inaspettati significati. Spazi flessibili e innovativi, utilizzati sia dagli studenti, nelle ore destinate alla didattica, ma anche a servizio della collettività per laboratori, svago, lettura, ed interazione sociale. Le scuole, in uno scenario evolutivo di sempre maggiore attenzione alle interazioni e agli scambi sociali, costituiscono un presidio territoriale importantissimo nello sviluppo equilibrato del territorio.
La progettazione di una scuola è diventata un’azione fortemente interdisciplinare, collettiva e partecipata da diversi soggetti che, oltre ad aggiungere valore al risultato finale, stimolano scelte formali e spaziali innovative. Le amministrazioni pubbliche, la comunità didattica – dirigenti scolastici, professori e studenti – gli stakeholder, i tecnici professionisti chiamati a sviluppare il progetto, devono quindi dialogare e confrontarsi.
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